■ Ingredienti
- 300 gr. di farina 00
- 125gr. di burro
- 50 gr. di zucchero
- 300gr. di fichi secchi
- 200 gr. di uva passa
- 100gr. di uvetta sultanina
- 1 cucchiaio di Marsala
- 50 gr. di noci già sgusciate
- 30 gr. di pinoli
- 30 gr. di scorza di arancia candita
- 50 gr. di zuccherata
- 3 bustine di diavolina per guarnire dolci
- 3 chiodi di garofano
- un pizzico di pepe
■ Preparazione
I buccellati sono dolci natalizi che, ancora oggi, contrastano il passo con onore ai nordici panettoni e pandoro.
Esistono nella versione a forma di ciambella o di pane allungato ed in questi casi si chiama buccellato o cucciddatu in dialetto.
Molto diffusi nella variante a piccoli dolcetti guarniti con zucchero a velo e diavolina.
Il buccellato ha un’origine antica e quasi sicuramente discende dal "panificatus" dei romani.
Il suo nome deriva dal tardo latino buccellatum, cioè pane da trasformare in buccelli, ossia bocconi, per la sua morbidezza.
Diverse sono le varianti per forme e misure: nel palermitano gli "ammara-panza" sono tipi di buccellati coi quali non si finisce di riempirsi lo stomaco.
In ogni caso sono veramente buonissimi e chi vi scrive lo ha testato personalmente.
Vediamone la preparazione:
Mescolate in una zuppiera la farina, il burro, lo zucchero e il cucchiaio di Marsala amalgamando ed impastando il tutto con le mani.
Poi lasciate riposare l’impasto per circa un’ora e dopo stendete la pasta con il mattarello.
Nel frattempo preparate il ripieno fatto con fichi secchi, uva passa, uva sultanina, mandorle, pinoli, scorzetta di arancia, zuccherata, chiodi di garofano ed un pizzico di pepe.
Triturate il tutto finemente mescolando con un po’ di zucchero.
Tagliate la pasta in quadrati in modo da poter fare tanto piccoli bon bon dentro cui avvolgerete il ripieno.
In alternativa darete la forma di ciambella o di un pane lungo: in questi due casi farete delle piccole incisioni.
Spennellate con tuorlo d’uovo ed infornate per venti minuti.
Quando si saranno raffreddati, decorate con zucchero a velo, pezzetti di pistacchio, frutta candita e diavolina.
Sono un dolce davvero buonissimo ed ottimo per scaldarsi durante le feste.
Buon Natale.
Esistono nella versione a forma di ciambella o di pane allungato ed in questi casi si chiama buccellato o cucciddatu in dialetto.
Molto diffusi nella variante a piccoli dolcetti guarniti con zucchero a velo e diavolina.
Il buccellato ha un’origine antica e quasi sicuramente discende dal "panificatus" dei romani.
Il suo nome deriva dal tardo latino buccellatum, cioè pane da trasformare in buccelli, ossia bocconi, per la sua morbidezza.
Diverse sono le varianti per forme e misure: nel palermitano gli "ammara-panza" sono tipi di buccellati coi quali non si finisce di riempirsi lo stomaco.
In ogni caso sono veramente buonissimi e chi vi scrive lo ha testato personalmente.
Vediamone la preparazione:
Mescolate in una zuppiera la farina, il burro, lo zucchero e il cucchiaio di Marsala amalgamando ed impastando il tutto con le mani.
Poi lasciate riposare l’impasto per circa un’ora e dopo stendete la pasta con il mattarello.
Nel frattempo preparate il ripieno fatto con fichi secchi, uva passa, uva sultanina, mandorle, pinoli, scorzetta di arancia, zuccherata, chiodi di garofano ed un pizzico di pepe.
Triturate il tutto finemente mescolando con un po’ di zucchero.
Tagliate la pasta in quadrati in modo da poter fare tanto piccoli bon bon dentro cui avvolgerete il ripieno.
In alternativa darete la forma di ciambella o di un pane lungo: in questi due casi farete delle piccole incisioni.
Spennellate con tuorlo d’uovo ed infornate per venti minuti.
Quando si saranno raffreddati, decorate con zucchero a velo, pezzetti di pistacchio, frutta candita e diavolina.
Sono un dolce davvero buonissimo ed ottimo per scaldarsi durante le feste.
Buon Natale.