■ Ingredienti
- 1000 gr. di Polipi Veraci
- 100 gr. di Olio D oliva
- 2 Spicchi di Aglio
- Abbondante di Prezzemolo Tritato
- Limone
- Sale
- Pepe
■ Preparazione
Le quantità sono da intendersi per 4 persone.
Pulite i polipi rovesciandone la sacca e vuotandola, privandoli degli occhi (da non confondere con le ventose dei tentacoli!), di un piccolo osso (il becco) che hanno alla base della sacca e lavandoli.
Fateli cuocere a fuoco lento e coperti, in una pignatta di creta con un bicchiere dacqua (meglio ancora di acqua marina) da 20 minuti a 3/4 dora: dipende dalla grandezza dei polipi.
Salate alla fine se necessario.
Scolateli, tagliateli a pezzetti, conditeli con aglio, tritato o intero, olio, limone, abbondante prezzemolo e pepe.
Preparateli un po in anticipo così che abbiano il tempo di insaporirsi nel condimento.
Alla stessa maniera si possono cucinare anche i polipi molto grandi, se si usa laccorgimento di batterli con forza con una bacchetta per sfibrarli e renderli teneri.
Lideale sarebbero polipetti da 100 g luno al massimo.
Il polipoverace deve avere due file parallele di ventose sui tentacoli, se ne avesse una sola sarebbe un volgare sinisco, abitatore dei bassifondi anziché degli scogli, come il suo nobile parente.
La differenza però non è tutta qui: il verace si ammanta di una veste maculata di marrone con preziose sfumature rosa, mentre lumile sinisco si accontenta di un meno raffinato e vivace paludamento.
Spiega un vecchio pescatore di Pozzuoli che fra le due razze non vi sono assolutamente rapporti, in tanto diverse e lontane sfere esse vivono; ognuna se ne sta per conto suo e si ignorano a vicenda.
Sia detto, tuttavia, a difesa del povero modesto sinisco che, anche se esso ha meno profumo di quello verace, non è poi addirittura da disprezzarsi.
In mancanza del più gustoso suo simile, potreste accettarlo, specialmente se sarà affogato in un sugo in cui lolio e il pomodoro mescolati alla sua naturale, se pur limitata fragranza, lo avranno avvolto con laglio e il prezzemolo, in un saporito guazzetto.
Lessato alla Luciana e condito soltanto con olio e limone non saprei consigliarvelo: tanta semplicità dovrebbe essere unico appannaggio del più profumato verace.