■ Ingredienti
- 1 Kg di farina
- 100 g di strutto (sugna)
- 2 cubetti di lievito di birra
- Un pizzico di sale
- 400 g di formaggi misti (provolone, fontina, emmenthal svizzero, pecorino ecc.)
- 400 g di salame di Napoli
- 3-4 uova sode
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Per la pasta:
Pepe q.b.
Per il ripieno:
■ Preparazione
Quella che segue è la ricetta originale del tortano napoletano, nel rispetto della più autentica tradizione della cucina napoletana.
Sciogliete il lievito in acqua leggermente tiepida.
Su un piano mette la farina e fate la tipica fontana, mettendo al centro lo strutto, il sale, il pepe e il lievito sciolto nell’acqua.
Mescolate tutti gli ingredienti aggiungendo eventualmente un altro pò di acqua tiepida fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete energicamente per circa 10 minuti battendola sul tavolo.
Fate lievitare la pasta in una terrina coperta con uno strofinaccio pulito, in luogo tiepido, per un paio d’ore circa e comunque fin quando la pasta non avrà raddoppiato il proprio volume.
Nel frattempo tagliate il salame ed i vari formaggi a dadini.
Preparate le uova sode e tagliate a dadini anche queste.
Quando la pasta sarà lievitata completamente, battete tutto l’impasto con le mani e stendetelo allo spessore di un centimetro.
Disponete il ripieno in modo uniforme su tutta la superficie e poi arrotolate con delicatezza la pasta, nel modo più stretto possibile come a voler fare una "girella", senza che i dadini si spostino disordinatamente.
Ungete con lo strutto un "ruoto" (lo stampo largo col buco centrale) e disponetevi il rotolo di pasta come a formare una ciambella, unendone infine bene le estremità.
A questo punto lasciatelo nuovamente lievitare in luogo tiepido coprendolo col solito strofinaccio
Quando il tortano (circa 2 ore dopo) sarà lievitato, mettetelo in forno pre-riscaldato a 160° per i primi 10 minuti ed a 170°-180° per i successivi 50 minuti (in totale starà in forno un ora circa).
Trascoro il giusto tempo toglietelo dal forno e lasciatelo raffreddare un pò.
Toglietelo dallo stampo quando sarà tiepido, e ponetelo in un piatto da portata.
Il tortano, può essere mangiato sia caldo sia freddo e dunque si presta al pranzo o cena pasquale quanto alla classica gita fuori porta della pasquetta.
Se si ha la possibilità è peferibile preparare la pasta il giorno antecedente a quello in cui sarà servito in modo da permettere una più completa lievitazione.
Siete pronti a ricevere i complimenti per il vostro tortano perfetto e gustoso?
Allora buon appetito e buona Pasqua!!
Sciogliete il lievito in acqua leggermente tiepida.
Su un piano mette la farina e fate la tipica fontana, mettendo al centro lo strutto, il sale, il pepe e il lievito sciolto nell’acqua.
Mescolate tutti gli ingredienti aggiungendo eventualmente un altro pò di acqua tiepida fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete energicamente per circa 10 minuti battendola sul tavolo.
Fate lievitare la pasta in una terrina coperta con uno strofinaccio pulito, in luogo tiepido, per un paio d’ore circa e comunque fin quando la pasta non avrà raddoppiato il proprio volume.
Nel frattempo tagliate il salame ed i vari formaggi a dadini.
Preparate le uova sode e tagliate a dadini anche queste.
Quando la pasta sarà lievitata completamente, battete tutto l’impasto con le mani e stendetelo allo spessore di un centimetro.
Disponete il ripieno in modo uniforme su tutta la superficie e poi arrotolate con delicatezza la pasta, nel modo più stretto possibile come a voler fare una "girella", senza che i dadini si spostino disordinatamente.
Ungete con lo strutto un "ruoto" (lo stampo largo col buco centrale) e disponetevi il rotolo di pasta come a formare una ciambella, unendone infine bene le estremità.
A questo punto lasciatelo nuovamente lievitare in luogo tiepido coprendolo col solito strofinaccio
Quando il tortano (circa 2 ore dopo) sarà lievitato, mettetelo in forno pre-riscaldato a 160° per i primi 10 minuti ed a 170°-180° per i successivi 50 minuti (in totale starà in forno un ora circa).
Trascoro il giusto tempo toglietelo dal forno e lasciatelo raffreddare un pò.
Toglietelo dallo stampo quando sarà tiepido, e ponetelo in un piatto da portata.
Il tortano, può essere mangiato sia caldo sia freddo e dunque si presta al pranzo o cena pasquale quanto alla classica gita fuori porta della pasquetta.
Se si ha la possibilità è peferibile preparare la pasta il giorno antecedente a quello in cui sarà servito in modo da permettere una più completa lievitazione.
Siete pronti a ricevere i complimenti per il vostro tortano perfetto e gustoso?
Allora buon appetito e buona Pasqua!!
N.
B.
: Come ben sanno i napoletani e come avranno notato i nostri lettori più attenti, casatiello e tortano si differenziano per il fatto che nel primo le uova vengono lasciate crude e sono utilizzate come guarnizione, mentre nel secondo vengono cucinate (sode) ed inserite a dadini nel ripieno.
Entrambi sono ottimi e cè solo da sciegliere quale provare prima.
Insomma ad ogniuno il suo.